Modifica elettrica Cavalletto

 

Tutte le moto prodotte dall'anno 2000 in poi (quelle dotate della nuova stampella di colore nero e con il piolino, diversa dalla vecchia stampella in alluminio affusolata) infatti hanno visto l'eliminazione del temibile ritorno automatico del cavalletto e l'introduzione del consenso con lo stesso in posizione sollevato. Il problema di questo sistema è che risulta impossibile lasciare la moto accesa da sola, per esempio per la manutenzione o semplicemente per chiuder la porta del box.

La semplice abolizione con un by-pass dell'interruttore è una soluzione, ma permette la pericolosa partenza con il cavalletto abbassato; molto meglio allora utilizzare il contatto del folle per dare il consenso all'accensione, in modo che la moto resti accesa anche da sola, ma comunque risulti impossibile partire con la stampella estesa.

Normalmente il microswitch (interruttore) del cavalletto invia un negativo e lavora in serie con l'interruttore di emergenza sul manubrio (Run-Off); spegne quindi il motore o ne impedisce l'avviamento.
Il bulbo del folle lavora analogamente a massa, invia cioè un negativo alla spia e la fa accendere.
E' evidente allora che mettendo in comunicazione i due segnali (folle e cavalletto) si può permettere che a stampella abbassata, quindi senza il negativo di consenso per l'avviamento, sia il segnale del folle a servire per lo scopo.

E' indispensabile però aggiungere un diodo che non consenta al segnale dell'interruttore del cavalletto di arrivare alla spia della folle che altrimenti rimarrebbe sempre accesa, anche quando vi è una marcia inserita, ma il cavalletto è sollevato.

Il diodo dovrà essere collegato (stagnatura) con due spezzoni di filo, e posto al riparo dalle intemperie, magari protetto con del nastro isolante o guaina termoretraibile.

Sul lato destro della moto identificate il sensore del folle nella parte posteriore del carter motore e seguite il cavo fino al connettore a sgancio rapido. Usando un rubacorrente collegatevi uno dei fili provenienti dal diodo (esattamente quello connesso al lato contrassegnato sul diodo con una striscia bianca).

Sul lato sinistro della moto individuate il cavo che proviene dall'interruttore del cavalletto e seguitelo sino al connettore.

Con il secondo rubacorrente occorre collegare il filo centrale del connettore del cavalletto all'altro filo collegato al diodo.

I cavi aggiunti dovranno essere disposti lungo il telaio e assicurati con delle fascette autostringenti nel modo più opportuno.


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